15/12/08

Pokèmon's Mysteries-Introduzione

Salve a tutti!!
Questa è una Fic che ho cominciato a scrivere da poco, la storia (a grandi linee), ce l'ho gia tutta in mente.
Saranno presenti quasi tutti i personaggi principali dell'anime, più due nuovi inventanti da me (una dei due è la protagonista).
Bè...spero che vi piaccia^^

Pokèmon's Mysteries
-Introduzione-

L’agitazione cominciava a farsi sentire. Il cuore di Greta batteva all’impazzata. Era finalmente seduta lì, sugli spalti dello stadio dove di lì a poco si sarebbe tenuta la competizione per diventare Master della Lega Pokèmon. La folla sbraitava dietro di lei, in trepidante attesa dell’inizio del torneo.

°°°

["Finalmente potrò guardare il famoso Ash mentre partecipa alla Lega di Sinnoh! Non vedo l'ora!!"
Greta non stava più nella pelle, avrebbe visto il suo idolo, finalmente.
"Hai faticato molto per arrivare a questo punto. Ricordo ancora quel giorno in cui hai cominciato il tuo viaggio, avevi un'espressione stralunata e non sapevi molto sui pokèmon. E ora che sei tornata a casa puoi dimostrare a tutti ciò che hai appreso in questi anni"
"Bè, augurami buona fortuna" disse Greta per congedarsi.
"Non ne hai bisogno” Le sorrise la madre.]


°°°

Dopo cinque anni di viaggio, Greta era riuscita a tornare a Sinnoh, a Cuoripoli, la sua città natale. Aveva faticato per moltissimo tempo, lottando con il suo fedele Vulpix a fianco, e ora era lì, ferma immobile sulla tribuna, incapace di muoversi per la paura, e non aveva paura perché finalmente era riuscita a candidarsi come aspirante Master della Lega, o perché aveva paura di trovarsi di fronte ad avversari troppo forti.
No, aveva paura di non capitare contro di lui, contro Ash Ketchum.
Era ciò che aspettava da una vita: confrontarsi con lui.
La sua fama di allenatore fortissimo aveva spinto Greta a misurarsi con lui. Ed anche lei, in quanto ad essere una brava allenatrice, non scherzava.
Lo considerava un nemico da sconfiggere, ma allo stesso tempo lo riteneva un degno avversario da battere. Un idolo.
Greta pensava di non valere nulla in confronto a lui, perciò aveva fatto una scommessa con se stessa: lo avrebbe sfidato. E ora che questa occasione le si presentava, non riusciva a muovere un muscolo, e fissava come un ebete il nulla. Il suo Vulpix le andò vicino e le sorrise “Vul!” esclamò.
“Lo so che dovrei scendere nel camerino che mi è stato assegnato, che dovrei darmi una mossa a scendere da qui e che dovrei smetterla di fare finta di essere una spettatrice…ma non ce la faccio…” sospirò, poi si girò verso il Vulpix “E se non capito contro Ash? E se perdo subito?? Che figura ci faccio Vul??” afferrò il suo cappellino e se lo tirò giù fino agli occhi “Sono una fifona, mi dovrei ritirare…” finì.
“Vul?” chiese girandosi a controllare che il suo amico non fosse scomparso e beccandosi un attacco Turbofuoco in pieno volto “Vuuuuul…vulpix!!! Vul vul!!” la rimproverò il pokèmon mentre tentava di farla muovere tirandole la manica della maglietta “Vuuul…” la strattonò e Greta si ritrovò in piedi. “E va bene, va bene, scendiamo…ma smettila di attaccarmi ogni volta che ti arrabbi!!” il Vulpix rise e la strattonò fino al suo camerino.
Intendiamoci, il camerino non era tutta questa bellezza, semplicemente una stanzetta con una panca attaccata al muro, una sedia, un pc, uno specchietto attaccato alla parete ed un telefono per ogni evenienza.
‘Chissà con chi capiterò al primo turno…’ si chiese Greta.
Ma i suoi pensieri vennero interrotti:
“Salve a tutti signori e signore, oggi, dopo una lunga attesa, avrà finalmente inizio la gare che vedrà uscire vincitore il Campione della Lega Pokèmon!!” una voce stridula scandiva bene queste parole che uscivano da un piccolo altoparlante. Ci fu un applauso enorme, fischi di incitamento e urla varie che diedero un’impressione di felicità generale.
A Greta quasi venne un colpo: era cominciata, la competizione era cominciata, e molto presto avrebbe combattuto la battaglia che aspettava da anni.
Le prime eliminatorie cominciarono subito: otto coppie di allenatori iniziarono a combattere con foga e determinazione, Greta doveva aspettare il settimo turno per combattere. Avrebbe sfidato un certo EJ da Hoenn, ma non le importava, perché ormai il quinto incontro stava per cominciare, l’incontro che avrebbe combattuto Ash.
“Da questo incontro esce vincitore Alex da Sinnoh, che passerà ai quarti di finale, ma ora passiamo al prossimo incontro, che vedrà come sfidanti Ash Ketchum da Kanto e Lize jr. da Sinnoh!”
Greta sobbalzò, il cronista aveva detto Alex? Proprio Alex da Sinnoh??
“Alex…” sussurrò Greta voltandosi verso il suo Vulpix, che sorrise e si diresse verso il ragazzo che in quel preciso istante si stava dirigendo verso di loro.
“Guarda guarda chi si rivede” sentenziò il ragazzo dai capelli scuri “Non pensavo che saresti riuscita ad arrivare fino a questo punto”
“Bè, come vedi è così” rispose acida Greta. Alex la guardò per qualche secondo, poi fece per rispondere ma venne interrotto.
“Ash Ketchum è pregato di presentarsi in campo” disse il cronista spiazzato.
Lo sguardo di Greta andò a finire sul campo dove era presente solo Lize. Di Ash non c’era traccia.
“Ash Ketchum?” ripeté il cronista.
Dopo cinque interminabili minuti il cronista riprese a parlare “Bene, Ash Ketchum non si è presentato alle eliminatorie, quindi Lize vince a tavolino e passa il turno” sentenziò.
Greta si voltò verso Alex, che era stupito almeno quanto lei. Se Ash non si era presentato questo voleva dire che Greta non avrebbe avuto l’occasione di battersi con lui.
Le ginocchia le cedettero, e si ritrovò per terra, mentre nello stadio cadeva un silenzio di tomba.

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